io sto con Riace

Rimini con Riace  –  Sabato 6 Ottobre dalle ore 10.30 presidio davanti alla Prefettura di Rimini. La solidarietà non si arresta!

Sabato 6 Ottobre dalle ore 10.30 Sinistra Italiana insieme ad Anpi Rimini, Arci Rimini, Ass.ne No Border, Casa Don Gallo per l’autonomia, CdC Rimini, Cgil Rimini, Federconsumatori Rimini, Grotta Rossa spazio pubblico autogestito, Libera Rimini, Le città visibili, LeG Rimini, Mdp-art1, Pacha Mama, Possibile, Pci, Rifondazione comunista, Vite in transito, invitano tutte e tutti i cittadini riminesi a partecipare al presidio di solidarietà e sostegno a Mimmo Lucano e il modello di accoglienza e integrazione sviluppato a Riace che si terrà davanti alla Prefettura.  Tutti sappiamo chi è Mimmo Lucano, qual è il progetto di accoglienza e integrazione che è riuscito a realizzare in una terra, una regione dove la ‘ndrangheta la fa da padrone. Nel piccolo comune di Riace è riuscito ad aprire le porte, dare ospitalità, fare integrazione e grazie a questo riaprire le scuole, negozi, attività, ridare vita ad un comune altrimenti abbandonato a se stesso, riportando la vita in un paese che condannava i propri figli all’emigrazione. 

A Riace è stato creato un nuovo modello di accoglienza e integrazione, un modello che ha prodotto convivenza e speranza, tenendo bene al centro diritti e valori umani, e che oggi subisce un chiaro attacco politico. Noi siamo sempre stati dalla parte di Mimmo e di Riace e lo siamo soprattutto adesso che questo modello innovativo subisce un attacco politico e legalitario. Come affermato ripetutamente dal Ministro degli Interni Salvini, Riace rappresenta un bersaglio politico da colpire perché sta dalla parte dei più deboli e dei migranti. 

Questo attacco di fatto blocca questa straordinaria esperienza con l’intento di gettare ombre nell’opinione pubblica, un attacco che ha l’obiettivo di inserire Riace nel calderone della retorica legalitaria che accompagna il tema delle migrazioni, dei migranti. Un modello che nessun governo di questo paese ha avuto il coraggio di sostenere fino in fondo. Con il precedente governo e Minniti agli Interni è partita un’indagine che porta ora ad un’accelerazione securitaria che colpisce questa innovativa esperienza e con essa vuole colpire il concetto di disobbedienza civile, che sempre di più resta l’unico modo grazie al quale si riescono a tenere al centro i diritti e la dignità umana, riuscendo ad opporsi al dilagante concetto di sicurezza legalitaria mettendo in pratica e dimostrando che in realtà c’è bisogno di adoperarsi e creare i presupposti affinché si persegua la sicurezza sociale prima di tutto.

Per questo, sabato ci ritroveremo davanti alla Prefettura e invitiamo tutte e tutti i solidali ad essere presenti, perché la solidarietà non si arresta ed è tempo di reagire e far sentire la nostra voce.

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